Modalità produttive
Il ciclo dell’asparago presenta le seguenti fasi:
– Allevamento (primi due anni), caratterizzato da un forte sviluppo vegetativo;
– Produttività crescente (terzo e quarto anno) che corrisponde ai primi due anni di raccolta;
– Produttività stabile (quarto e decimo anno);
– Produttività decrescente (decimo e ventesimo anno).
L’asparago, per la sua permanenza nel terreno per più anni, non può essere inserito in una normale rotazione agraria, ma deve essere coltivato fuori rotazione.
Preparazione del terreno
Va effettuata in autunno o, al massimo, nell’inverno precedente l’impianto dell’asparagiaia. La lavorazione fondamentale è un’aratura a profondità di circa 60 cm. Con questa lavorazione viene incorporata anche la concimazione di fondo a base di sostanza organica e fertilizzanti.
Successivamente si provvede ad erpicare e pareggiare la superficie del suolo; quando si attua l’ impianto vengono aperte fosse parallele profonde e larghe 20-30 cm.
Impianto dell’asparagiaia

L’impianto dell’asparagiaia si effettua ricorrendo a zampe di uno o due anni mettendole a dimora all’inizio della primavera. Per la messa a dimora si deve creare sul fondo delle fosse un cuscinetto di letame, a sua volta coperto da un sottile strato di terra (2-3 cm), su cui vengono poste le zampe. Successivamente queste ultime vanno coperte con uno strato di terra fine.
Tecniche di produzione
Dopo la piantagione bisogna avere molta cura che le piante attuino una vigorosa vegetazione, intervenendo, se necessario, per eliminare le erbe infestanti con mezzi manuali.
Nel periodo autunno-inverno, si attua il taglio dei fusti disseccati, lasciandone un piccolo pezzo, che servirà da segnale di riconoscimento per capire dove è posta la fila di zampe, per non danneggiarle con le successive lavorazioni, che saranno indispensabili per l’ eliminazione delle malerbe.
I fusti in precedenza tagliati vanno bruciati, per prevenire il pericolo di reinfezioni.
Contemporaneamente vengono distribuiti i concimi nelle quantità programmate e interrati mediante fresatura tra le file.
Durante il secondo anno vengono ripetute le stesse operazioni, e le piante vengono lasciate sviluppare liberamente senza essere sfruttate.
Al terzo anno comincia lo sfruttamento dell’ asparagiaia.
Le file vengono rincalzate mediante baulatura.
La raccolta dei turioni può essere effettuata nei mesi di aprile e maggio, e nel primo anno si può raggiungere al massimo una trentina di giorni di produzione, mentre negli anni successivi sessanta.
Finito il periodo di raccolta, vengono eseguite una serie di cure colturali.
Durante l’autunno-inverno si tagliano i fusti aerei ormai secchi, e si procede fresando leggermente il terreno.
Negli anni successivi le operazioni andranno ripetute con le stesse frequenze e modalità.
Queste operazioni vengono effettuate per l’intera durata della coltura (circa 10-12 anni).
Raccolta e vendita
La raccolta dei turioni viene effettuata giornalmente e si esegue manualmente, con l’ uso di un coltello a sgorbia, appena l’asparago spunta dalla baulatura.
Dopo la raccolta, i turioni vengono lavati e selezionati, dividendoli in classi, in funzione della lunghezza, del calibro, della presentazione.

Una volta selezionati vengono legati in mazzi cilindrici uniformi di 20/22 cm di lunghezza.
Il prodotto deperisce molto rapidamente e pertanto è indispensabile conservarlo all’interno di celle frigorifere alla temperatura di 4 gradi.
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